Il porfido costituisce un tipo particolare di roccia vulcanica appartenente alla cosiddetta "piattaforma porfirica atesina" enorme complesso di rocce vulcaniche che si estende nella regione Trentino-Alto Adige.

Queste rocce, estremamente varie e differenziate, sia come composizione chimica che come modalità di formazione, sono conseguenza di un'intensa attività vulcanica, iniziata 260 milioni di anni fa nel Permiano inferiore, e proseguita per parecchi milioni di anni con un continuo ripetersi di fasi eruttive e fasi di stasi.

Di particolare interesse sono i colori del porfido. Il porfido si estrae in cave di mezza montagna a cielo aperto organizzate con sistema a gradoni. Il materiale si presenta stratificato in spessori variabili con grande mutabilità strutturale che porta a un'enorme varietà di colori della pietra.

I colori del porfido spaziano dal grigio, al grigio-violetto, dal rosso a viola fino al ruggine acceso. Dal punto di vista tecnico e quindi relativo alle caratteristiche strutturali e fisico-meccaniche del prodotto, la diversa distribuzione cromatica non altera le prestazioni e le prerogative performanti del materiale. Tra l'altro la tonalità di colorazione ruggine accesa del porfido è notoriamente un elemento di pregio estetico per la realizzazione di soluzioni progettuali significative. E in ogni caso si può affermare senza tema di smentita che nessun'altra pietra consente, meglio del porfido trentino, di trovare una perfetta simbiosi con l'ambiente circostante per la valorizzazione delle diverse scelte progettuali. Simbiosi ancor più efficace quando il porfido venga accostato ad altre pietre locali, primo tra tutti il Travertino romano.

porfido
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